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Mini tempi di attraversamento maxi competitività

Specializzata nella progettazione e realizzazione stampi per il prevalente settore automotive, Lsdm sta rivoluzionando le proprie metodologie operative con l’obbiettivo di ridurre in modo significativo i tempi di costruzione. Un ambizioso progetto che coinvolge anche Moldino, partner tecnologico nell’ottimizzazione delle strategie di produzione.

Fondata nel 1975 dall’intuizione di tre tecnici specializzati, formati nella divisione stampi della Olivetti, Lsdm è specializzata nella progettazione e nella costruzione di meccanica di precisione per stampi di tranciatura, imbutitura, trasfert e progressivi (per stampaggio a freddo lamiera) e realizza anche stampi a più componenti. Una spiccata vocazione che ormai da più di un ventennio è fortemente orientata a soddisfare le esigenze di fornitori Tier-1 per il sempre più competitivo e prevalente comparto automotive, in aggiunta all’elettrodomestico.

«Offriamo un servizio completo “chiavi in mano” – spiega Massimiliano De Falco, amministratore e responsabile commerciale, nonché seconda generazione in azienda – partendo dallo studio e dalla realizzazione del prototipo, fino ad arrivare alla costruzione dello stampo e terminare con la successiva produzione del semilavorato. Forti della nostra esperienza, siamo in grado di produrre stampi di tranciatura da piccole a medio/grandi dimensioni, stampi a passo con maschiatrici incorporate, a blocco, di ripresa e di imbutiture profonde, trasfert  oltre che stampi a più componenti, con il montaggio di più parti all’interno degli stessi».

Stiamo parlando di stampi dai 500 ai 6.000 mm di lunghezza, per processare, attraverso tranciatura e deformazione lamiera a freddo, materiali da alta imbutibilità, alto resistenziali, inossidabili e alluminio.

«Da qualche tempo – aggiunge De Falco – abbiamo affiancato alla progettazione e costruzione, anche lo stampaggio lamiera a freddo di particolari non di dimensioni troppo grandi. Attività che tuttavia non rappresenta più del 10-15% del nostro fatturato».

Fatturato che nel 2019 per l’azienda si è attestato a circa 6milioni di euro, nettamente in crescita rispetto all’esercizio precedente.

«Se infatti nel 2018 l’intero comparto automotive – precisa De Falco – ha risentito di un significativo rallentamento, lo scorso anno è stato per noi di grande crescita, quale riflesso della ripresa dei marchi internazionali a cui sono dedicati i nostri manufatti. Altrettanto incoraggianti e positive sono le prospettive per l’anno in corso».

Un 2020 che per l’azienda sarà ancora foriero dell’integrazione presso la propria sede di Gricignano d’Aversa (CE) di nuove tecnologie.

«Alla nuova fresatrice installata a fine dello scorso anno – conferma De Falco – ne seguiranno altre quattro (5 assi con cambio pallet) in arrivo nel 2020, che permetteranno di elevare ulteriormente la nostra capacità produttiva, nonché la volontà di riuscire a garantire tempi di attraversamento sempre più brevi. A cavallo del nuovo secolo, quando entrai in azienda, l’automotive aveva quali tempistiche intercorrenti tra il progetto di un nuovo modello e la sua messa in produzione non meno di circa 20-24 mesi. Lasso di tempo oggi men che dimezzato e che impone nuove dinamiche aziendali e un’oculata rincorsa all’ottimizzazione di processo».

Un’ottimizzazione dei tempi di attraversamento e delle metodologie operative che la stessa Lsdm sta affrontando insieme a MMC Hitachi Tool, ovvero Moldino, con un progetto di ampio respiro, sfidante e ambizioso nella sua implicita finalità: ovvero rivoluzionare sotto certi aspetti dal punto di vista gestionale tutto l’iter operativo di produzione. Tutto ciò standardizzando e automatizzando le varie fasi di processo, con il preciso obbiettivo di ridurre in modo significativo i tempi di costruzione dello stampo, garantendo sempre la qualità e la precisione.

Spazio all’innovazione di processo e alla circol arità delle competenze

«Investire in attrezzature, in tecnologie – prosegue lo stesso De Falco – e, soprattutto, in capitale umano, è per noi di vitale importanza e indispensabile per riuscire a essere sempre più competitivi. I prodotti da stampare diventano sempre più complessi, i materiali sempre più particolari da lavorar e quindi, riuscire a pianificare i tempi di commessa anticipando e prevedendo eventuali criticità, permette di abbreviare in modo significativo il time-to-market».

Chiave in questo senso diviene dunque non solo dotarsi di evoluti e potenti software di simulazione e di calcolo, performanti macchine di lavorazione complete di utensili e attrezzature allo stato dell’arte, ma anche trovare un approccio multidisciplinare verso i diversi progetti, affinché la circolarità delle competenze coinvolga in modo vincente l’intero iter, dall’ufficio tecnico ai vari reparti di produzione.

«Proprio in quest’ottica – continua De Falco – così come i nostri clienti ci richiedono non più solamente un prodotto di indiscussa qualità, bensì un servizio di consulenza a 360 gradi, una collaborazione ad alto valore aggiunto, altrettanto noi cerchiamo di pretendere dai nostri “fornitori”».

Ed è proprio questo l’affiancamento dato a Lsdm da Moldino. Affiancamento non solo per la fornitura di utensili performanti ed efficienti, ma una partnership che ha coinvolto e sta coinvolgendo l’intera catena del valore, dalla fase di progettazione in ufficio tecnico alle strategie di taglio, dalle metodologie di fresatura all’analisi dei dati macchina, alla predisposizione di eventuali fattori correttivi.

«Per essere competitivi oggi non basta più disporre di un parco macchine allo stato dell’arte – ribadisce e sottolinea De Falco – non basta riuscire ad acquisire al prezzo più basso utensili e attrezzature seppur di buona qualità. Oggi è più che mai necessario interloquire per individuare l’insieme dei migliori metodi di fresatura, riuscire a impostare i percorsi Cam affinché si riescano a massimizzare i tempi di contatto, analizzandone poi i risultati sul campo».

Un processo di ottimizzazione che identifica e rispecchia alla perfezione l’ormai nota e apprezzata Production50 (P50), filosofia operativa trasmessa ai propri clienti dai tecnici Moldino della branch italiana del colosso giapponese. Più che tecnici sarebbe meglio identificarli come process optimizer, ottimizzatori di processo, coi quali costituire un rapporto focalizzato allo sviluppo di una produzione più efficiente e competitiva.

«In altre parole – afferma De Falco – partire da una nuova prospettiva, non più incentrata sull’utensile in sé, ma con una vision che inglobi l’intero processo produttivo dello stampo, e accelerare i tempi di attraversamento».

Ed è così che con Patrizio Rongoni, responsabile dell’area sud Italia e Carlo Domizio, process  optimizer Moldino insieme ai tecnici Lsdm, hanno definito le linee guida prefissandone gli obiettivi.

Dall’evoluzione tecnica a quella tecnologica e gestionale

Il rapporto di collaborazione tra Lsdm e Moldino inizia poco più di un paio d’anni fa, con un primo contatto di carattere più squisitamente tecnico. Un primo step che ha riguardato dapprima l’analisi delle necessità e degli obiettivi prefissati dall’azienda campana, in relazione anche ai nuovi investimenti in macchinari già pianificati, per poi passare a sviluppi più tecnologici. Sono stati così inseriti nuovi utensili che hanno portato sin da subito un aumento di produttività e una diminuzione dei tempi macchina rispetto a quelli precedentemente impiegati.

«Il secondo passo – osserva De Flaco – ha riguardato invece aspetti ben più tecnologici, andando a coinvolgere il nostro ufficio tecnico per la messa a punto di nuovi di percorsi Cam. Il risultato è stato tangibile a dimostrazione di come si possa ottenere un vantaggio ancora superiore utilizzando strategie di taglio mirate e ottimizzate, unitamente alla progressiva standardizzazione dell’utensileria».

Ancora più sfidante è stato lo step successivo, tutt’ora in atto, il cui scopo è quello di modificare, a livello gestionale, il ciclo di produzione, al fine di ottimizzarlo ulteriormente. Ad oggi la struttura e l’organigramma aziendale prevede la presenza di operatori Cam (uno per ogni Cnc), deputati alla generazione di percorsi utensile per così dire “base”, poi perfezionati dal singolo operatore a bordo macchina.

«Tale impostazione – prosegue De Falco – in virtù degli investimenti in nuove tecnologie potrebbe presto rivelarsi non così competitiva e ottimale, anche in vista del già previsto progetto di sviluppo che vedrà, entro la fine del prossimo anno, l’integrazione di sistemi d’automazione robotizzati. La sfida è quella di riuscire ad avere una nuova prospettiva operativa che da una parte porti a un aumento delle risorse per la generazione di programmi Cam già ottimizzati e, dall’altra, consenta agli operatori Cnc di ricoprire un ruolo di controllo messa pezzo in macchina, di supervisione e controllo generale, agevolando progressivamente i processi in non presidiato».

Obiettivi condivisi per vincere le nuove sfide di mercato

Chiara e ben definita appare dunque la strada di crescita tracciata e condivisa da Lsdm e Moldino.

«Un re-engineering che, passo dopo passo, interesserà l’intero sistema di produzione – precisa con orgoglio lo stesso De Falco – dove non sarà solo la velocità di processo l’unico elemento su cui puntare. Un cambiamento progressivo replicato su tutti i nostri macchinari dove stabilità e affidabilità del ciclo di sviluppo di prodotto diventeranno discriminanti».

Solide basi di un sistema di produzione già oggi preparato e pronto per essere impiegato in futuro in totale sicurezza anche con automazioni robotizzate di prossima integrazione.

«L’obbiettivo finale – sostiene De Falco – sarà quello di riuscire a ottimizzare al meglio la produzione, rendendola standardizzata e il più possibile automatizzata. Questo decisivo passo servirà a rendere l’azienda più produttiva, quindi più competitiva per vincere le nuove sfide di mercato. Evoluzione che dev’essere consolidata anche dal necessario cambio di mentalità di tutto il nostro staff, che sarà chiamato a seguire in modo sempre più organizzato, efficiente e qualificante tutte le varie fasi di processo».

L’apporto di Moldino ha dunque contribuito e sta contribuendo a rendere la gestione operativa in Lsdm ancora più efficiente, sotto tanti aspetti, anche in chiave 4.0.

«Il controllo e la digitalizzazione dei processi – conclude De Falco – rappresentano un elemento di sviluppo importante al nostro interno. La sfida per il prossimo biennio è per noi quello di iniziare a robotizzare i nostri processi. Un progetto ambizioso ma che ritengo necessario per affrontare mercati sempre più esigenti. E parte integrante di questo percorso è, e sarà, Moldino, partner col quale stiamo impostando il futuro definitivo processo gestionale, non relegando il tutto solo all’utilizzo di ottimi utensili o di percorsi e strategie ottimizzate. Elementi certamente importanti e fondamentali ma che vanno visti, analizzati, valutati e migliorati nel loro insieme, a tutto beneficio di un globale vantaggio competitivo».

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Contatto:

Sig. Luca Miniati
MMC Hitachi Tool Engineering Europe GmbH
Via Pietro Nenni, 18
25124 Brescia

Tel. +39 030 2273469

Esempi prodotti realizzati da stampi progettati e costruiti da Lsdm.